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Dal 21 dicembre al 7 gennaio a Pistoia la mostra di Pietro Bugiani

Pubblicato il 21/12/2017
   

Pistoia mostra di Pietro Bugiani
ARTE E CULTURA

PISTOIA - Nella fase conclusiva dell’anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura, l’Amministrazione comunale propone una mostra dedicata a Pietro Bugiani dal titolo: Pietro Bugiani. Un Maestro del Novecento a Pistoia che sarà inaugurata giovedì 21 dicembre alle 17:30 nella sala Maggiore del Palazzo comunale.

La mostra, allestita nelle Sale Affrescate e a ingresso libero, resterà aperta fino al 7 gennaio 2018 con orario da lunedì a domenica dalle 10 alle 18; i giorni festivi di Natale e 1 gennaio l'orario è dalle 16 alle 19.

La mostra e il catalogo, edito da Settegiorni Editore, sono curati da Edoardo Salvi con la collaborazione di Lucia Focarelli Bugiani. Una mostra importante, che attraverso le varie sezioni in cui viene narrata e la bella e preziosa pubblicazione, vuole essere un omaggio e un riconoscimento al percorso di un artista che la critica ha riconosciuto fondamentale non solo per Pistoia. Un artista che, nato a Pistoia nel 1905 - dopo aver frequentato la scuola d’arte applicata all’industria di Firenze e, successivamente, l’Accademia delle Belle Arti e la Scuola Libera del Nudo - comincia a esporre nel ’24, a diciannove anni, suscitando immediatamente consensi e incoraggiamenti. Consensi e successi che lo portano a conoscere importanti artisti dell’epoca come Ardengo Soffici col quale inizia un’amicizia, basata sulla reciproca stima, che durerà fino alla morte di quest’ultimo. Dal 1929, anno in cui è invitato alla “II Mostra del Novecento Italiano”, alterna all’attività espositiva (più volte invitato alle Biennali di Venezia, nel ’40 con una personale, alle Quadriennali di Roma e ad altre rassegne nazionali ed internazionali), lunghi periodi di ritiro durante i quali approfondisce lo studio della pittura dell’800. In questo periodo intesse rapporti con Carrà, De Chirico, Bernasconi, Viani e, intorno al 1933, diviene punto di riferimento per i giovani colleghi che operano nell’ambiente pistoiese e pratese. Successivamente collabora al “Selvaggio” di Mino Maccari e al “Frontespizio” di Piero Bargellini.

Dai primi anni ’50 continua la sua attività didattica all’istituto d’arte di Pistoia e al liceo artistico di Firenze divenendo punto di riferimento per i giovani artisti emergenti in ambito locale, alcuni dei quali vengono da lui introdotti nello studio di Ardengo Soffici.



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