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ARTE E CULTURA Arezzo / Fino al 24 settembre a Firenze la mostra "Immagini della Scienza"
Fino al 24 settembre a Firenze la mostra "Immagini della Scienza"
Pubblicato il
20/06/2017
ARTE E CULTURA
FIRENZE - Nell’Ottocento l’uso del mezzo fotografico produsse notevoli mutamenti nella pratica scientifica. Il Museo Galileo conserva diverse testimonianze di questo cambiamento: macchine fotografiche, libri, documenti, lastre e stampe fotografiche.
L’adozione della fotografia mutò il modo di fare scienza e influì fortemente sullo sviluppo di molte discipline, dall’astronomia alle scienze naturali. Nella seconda metà dell’Ottocento, gli astronomi Giovanni Battista Donati (1826-1873) e Angelo Secchi (1818-1878), pionieri della spettroscopia stellare, furono grandi fautori della ripresa fotografica per lo studio dei fenomeni astronomici.
La ricerca di una nuova obiettività conobbe importanti sviluppi a Firenze, grazie ad autorevoli scienziati come Paolo Mantegazza (1831-1910), Odoardo Beccari (1843-1920), Giorgio Roster (1843-1927) e Stefano Sommier (1848-1922) che nel 1889, insieme a fotografi professionisti come Carlo Brogi (1850-1925) e Vittorio Alinari (1859-1932), fondarono la Società Fotografica Italiana. Nel dinamico contesto culturale fiorentino, la fotografia si diffuse come formidabile strumento di documentazione culturale e nuovo linguaggio visivo. Fra i protagonisti, si distinse il medico e igienista Giorgio Roster per gli eccellenti risultati tecnici raggiunti, a livello internazionale, nella fotomicrografia e nella telefotografia.
La mostra, rivolta a tutti i tipi di pubblico, offrirà ai visitatori l’opportunità di ammirare alcuni degli strumenti conservati nei depositi del Museo Galileo e una selezione dei materiali iconografici raccolti nella biblioteca di ricerca, normalmente a disposizione solo degli studiosi.
Tra gli oggetti in esposizione si segnalano una camera oscura portatile e una macchina dagherrotipica del XIX secolo, il grande “teleobiettivo” di Roster (1885), un apparato fotografico di notevole complessità che consentiva di comporre dettagliate vedute panoramiche, oltre a stampe originali del primo Novecento e a suggestivi ingrandimenti fotografici delle immagini più belle.
Due laboratori didattici sul funzionamento della camera oscura e sulle antiche tecniche fotografiche saranno disponibili su prenotazione.
Orari
lunedì-domenica 9:30-18.00; martedì 9:30-1300
Per informazioni e prenotazioni per i laboratori
Tel. 055/265311
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