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Dal 10 novembre al 20 gennaio 2019 a Follonica la mostra "Il drago e lo sguardo"

Pubblicato il 06/11/2018
   

Follonica mostra Il drago e lo sguardo Grosseto
ARTE E CULTURA

FOLLONICA (GR) - Un progetto a cura di Michele Fucich e di Textus Associazione Culturale Grazie al contributo di due nuclei fotografici familiari, della collezione Ferruccio Malandrini e del Museo Storico del Trentino, in occasione dei cento anni dalla fine del primo conflitto mondiale, la Pinacoteca di Follonica presenta, dal 10 novembre 2018 al 20 gennaio 2019, la mostra “Il drago e lo sguardo. Immagini della Grande Guerra fra sfera privata e ufficialità”, a cura di Michele Fucich per Textus Associazione Culturale. Nel ripensamento di un evento storico fondativo per la configurazione dell'Europa degli stati nazione, il pubblico è invitato ad un percorso attraverso documenti visivi eterogenei per carattere, tipologia e area geografica di provenienza.

La prima sezione svela per la prima volta al pubblico testimonianze fotografiche a carattere essenzialmente privato di un ufficiale maremmano nato a Giuncarico e trasferitosi a Follonica, ....Menoni, e di un soldato semplice bavarese, Ludwig Schmal, arruolati su fronti opposti della guerra (quello “italiano” e quello “occidentale”).

Le fotografie inedite, ascrivibili all'ampissimo genere della fotografia “amatoriale”, danno voce alla dimensione quotidiana e a tratti intima del conflitto, rivelando un'esigenza personalissima di fotografare comune agli uomini coinvolti sui diversi fronti. Se da un lato si cerca di serbare memoria al cospetto degli sconvolgimenti di cui l'arruolato è testimone e partecipe, dall'altro si tratta di lasciare una traccia della propria presenza e del tempo trascorso, di fissare momenti anche conviviali o di cura di sé, necessari alla sopravvivenza e alla tenuta psichica, in gran parte estranei all'ordinaria violenza. In contraltare, un insieme di album fotografici ed altri materiali provenienti dalla collezione di Ferruccio Malandrini restituisce testimonianze di una produzione visiva di stampo ufficiale o strategico, firmati da alcuni dei principali enti ed organi di comunicazione italiani coinvolti nella guerra.

Attraverso questi documenti il conflitto è interpretato in ottemperanza a strategie belliche, a forzature ideologiche e ad intenti propagandistici. Le due sezioni sono intervallate da materiali filmici tratti da archivi di alcune delle aree europee coinvolte nel conflitto, rielaborati come film d'autore da parte di due artisti di punta del cinema d'avanguardia internazionale (Angela Ricci Lucchi and Yervant Gianikian). Ne scaturiscono sguardi ulteriori e di primissima mano sulla reale e più cruda esperienza del fronte, sempre trasversalmente agli schieramenti coinvolti. Una sezione specifica è dedicata al rapporto fra fotografia e commemorazione, con al centro l'ineludibile realtà della morte. Il filone di ricerca e la volontà comunicativa alla base del progetto eccedono ogni retorica celebrativa dell'evento bellico, oltre che ogni sua lettura ideologica.

La mostra si propone infatti come contribuito alla più ampia riflessione sui diversi intrecci fra guerra ed immagine, coniugando la sollecitazione di una sensibilità storica a mai esauriti interrogativi sul rapporto fra guerra e linguaggi visivi. Connettendosi al presente con la forza di questioni sempre attuali, aspira a sensibilizzare il pubblico sulla non neutralità dei diversi sguardi rivolti o fabbricati intorno ai fatti storici sia nel loro svolgersi che a posteriori, sempre a seconda delle intenzionalità e dei punti di vista adottati. Offrendo spunti di riflessione indiretta sull'oggi, il progetto intende infine evocare, con i propri strumenti, l'attuale recrudescenza dei nazionalismi nell'Europa contemporanea. Sotto questa luce, esso prova a mantenere viva l'ispirazione a connettere riflessione storica e tempo presente.

?L'inaugurazione si terrà sabato 10 Novembre alle 17 presso i locali della Pinacoteca Civica, con un intervento di Luigi Tomassini (professore ordinario di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna, presidente onorario di SISF - Società Italiana per lo Studio della Fotografia).



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