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ARTE E CULTURA Arezzo / Dal 26 febbraio al 29 agosto a Firenze la mostra sugli arazzi medicei a Palazzo Vecchio
Dal 26 febbraio al 29 agosto a Firenze la mostra sugli arazzi medicei a Palazzo Vecchio
Pubblicato il
26/02/2019
ARTE E CULTURA
FIRENZE - La magnifica serie di venti arazzi con Storie di Giuseppe, voluta dal duca Cosimo I de’ Medici e tessuta tra il 1545 e il 1553 su disegno di tre dei maggiori artisti dell’epoca, Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati, torna in esposizione a Firenze nel luogo dove era stata pensata, la Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio, l’antica aula consiliare della città.
La mostra, da oggi al 29 agosto 2021, nasce grazie a un accordo tra il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e il Comune di Firenze. I venti arazzi saranno esposti a rotazione, quattro alla volta nella Sala dei Duecento, che entrerà così a far parte, per i prossimi 3 anni, del percorso museale di Palazzo Vecchio. I primi quattro arazzi esposti sono: Il sogno dei manipoli; Giuseppe racconta il sogno del sole, della luna e delle stelle; Vendita di Giuseppe; Lamento di Giacobbe.
Quando Firenze era capitale del Regno d’Italia, tra il 1865 e il 1871, la serie fu divisa e dieci dei venti arazzi entrarono a fare parte del patrimonio reale, per poi giungere nel Palazzo del Quirinale a Roma e quindi infine passare in dotazione alla Presidenza della Repubblica. Gli altri dieci rimasero a Firenze, di proprietà delle Gallerie statali della città, e nel 1872 vennero concessi in deposito al Comune da poco insediatosi in Palazzo Vecchio. Da allora la serie è rimasta divisa tra Roma e Firenze, finché la mostra itinerante "Il Principe dei Sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino", organizzata in occasione di Expo 2015, non ha permesso di vederla di nuova riunita, per la prima volta dopo un secolo e mezzo, nel Palazzo del Quirinale a Roma, nel Palazzo Reale a Milano e infine in Palazzo Vecchio, nella stessa sala per la quale fu tessuta. La Sala dei Duecento, sgombrata per l’occasione dai banchi del Consiglio comunale, riproponeva allora l’allestimento spettacolare dei tempi di Cosimo I, progettato per stupire gli ospiti di corte con una successione ininterrotta di preziosi panni istoriati, dalle trame scintillanti, che ricoprivano completamente le pareti del vasto ambiente fino a sei metri di altezza.
La mostra è visitabile solo su prenotazione, massimo 25 persone ogni 30 minuti. Per informazioni e prenotazioni: tel. 055/2768224 - 055/2768558. Biglietto: € 3,00.
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