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Dal 1 al 20 settembre a San Vincenzo la mostra "Frammenti di carta"

Pubblicato il 28/08/2019
   

San Vincenzo mostra Frammenti di carta Livorno
ARTE E CULTURA

SAN VINCENZO (LI) - Sarà inaugurata domenica 1 settembre alle ore 21 presso la Torre la mostra “Frammenti di carta”. In esposizione le sculture in cartapesta dell’artista sanvincenzino Luca Dei.

Luca Dei nasce a San Vincenzo (LI) nel 1964. A 12 anni scopre la passione per la scultura in cartapesta. I suoi maestri sono i maghi del Carnevale di Viareggio, in particolare Amedeo Mallegni, Giovanni Maggini, il figlio Libero con i quali ha collaborato, e il pittore e amico Daniele Govi. Ora vive con la sua famiglia nelle campagne di Roccatederighi (GR), che considera il suo paese adottivo. “Sensibile, melanconico, sincero, Luca Dei invita a riflettere sui migliori tempi trascorsi, fatti di carnevale, ma soprattutto di gente insieme, più ingenua forse, ma indubbiamente più vera. Maestro appassionato di cartapesta, riservato e idealista di ritorni di rapporti umani, senza maschere di cartone… una volta tanto”, così lo definiva Giampaolo Talani.
Con queste parole gradisce essere presentato Luca Dei, che si definisce “sintetico di natura”. È la tipica ritrosia a parlare di sé di artisti che si sono formati nella tradizione di un alto artigianato. Preferisce “parlare con le mani” attraverso le sue esili creature che nel titolo collettivo Frammenti di cartapesta dichiarano la loro origine di arte povera. La storia di questa sua passione comincia come una favola: un ragazzino entra per caso nella fabbrica dei sogni dove i carristi preparano la grande festa viareggina, e il suo cuore vi resta per sempre. Apprende i segreti costruttivi da grandi maestri come Giovanni Maggini e opera per diversi anni accanto a loro. Poi la maturità lo spinge verso altri orizzonti. Dalla monumentalità corale delle composizioni del Carnevale passa alla dimensione confidenziale di soggetti più famigliari; dalla caricatura deformante passa a una tenera accentuazione dei caratteri; dalla grande orchestra passa allo strumento solista per affinare il rapporto coi suoi personaggi in un dialogo sommesso, nella quiete di Roccatederighi. Finita la satira burlesca, la sua allegoria della vita continua in un campionario umano fatto con piccoli acrobati, maschere malinconiche, saltimbanchi in equilibrio precario, e talvolta con un vecchio saggio che addita l’immensità a una bambina ingenua per trasmettergli gli insegnamenti di una vita. Ognuno svolge paziente il proprio ruolo e mostra il suo vero volto, bello o brutto che sia. È questa l’umanità sincera che si è scelto Luca Dei. La mostra sarà aperta tutti i giorni fino a venerdì 20 settembre dalle ore 21 alle ore 24.



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