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Il meglio della scena Italiana per la stagione 2015/2016 del Teatro Senese

Pubblicato il 14/09/2015
   

Il meglio della scena Italiana per la stagione 2015/2016 del Teatro Senese
TEATRO E DANZA

SIENA - Dal 30 ottobre un cartellone da capitale della cultura per qualità e numeri, e con il “rientro” delle sezioni Danza e Nuova drammaturgia. Ventidue appuntamenti: otto di Prosa, cinque di Nuova Drammaturgia, quattro di Danza, tutti ai Rinnovati; cinque di “Fa… volare”, la rassegna di teatro dedicato ai bambini che si terrà al Teatro dei Rozzi. Un progetto culturale di ampio respiro, destinato a tutte le tipologie di pubblico, frutto dello stretto, pluriennale rapporto di collaborazione e confronto fra il Comune di Siena e la Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, con il sostegno finanziario della Banca Monte dei Paschi di Siena e l’intervento di Unicoop Firenze. Grazie all’impegno degli organizzatori, anche per questa stagione non sono stati apportati aumenti ai prezzi dei biglietti e, conseguentemente, degli abbonamenti. Il sipario sulla Prosa si apre venerdì 30 ottobre con Molière e il suo Don Giovanni, in scena fino a domenica 1° novembre, inizio ore 21:15 come per tutti gli spettacoli. Nel ruolo del titolo Alessandro Preziosi che rilegge, anche come regista, questo grande classico svelando con le sue abilità teatrali i cattivi pensieri e le ipocrisie della società (Produzione Khora.teatro/TSA Teatro Stabile d’Abruzzo).
Ambra Angiolini e Francesco Scianna, insieme a Francesco Biscione  e diretti da Michele Placido, da venerdì 27 a domenica 29 novembre, compongono il trio di Tradimenti, uno fra i lavori più belli e ancora attuali del premio Nobel Harold Pinter. Il viaggio a ritroso nella memoria dei sentimenti, delle abitudini, dei comportamenti, dei piaceri e dei dolori di un classico triangolo amoroso (Produzione Goldenart).
Da venerdì 11 a domenica 13 dicembre è di scena Pirandello. Franco Branciaroli è Enrico IV, protagonista e regista di uno spettacolo che è un’indagine sull’origine della follia e sulla relazione tra personaggio e uomo, maschera ed essenza (Produzione CTB Teatro Stabile di Brescia/Teatro de Gli Incamminati).
L’anno nuovo si apre, da venerdì 8 a domenica 10 gennaio, con Neri Marcorè che si interroga sulle dinamiche sociali e culturali dei nostri giorni con Quello che non ho, scritto e diretto da Giorgio Gallione, e liberamente ispirato all’opera di Pier Paolo Pasolini; fanno da colonna sonora le canzoni di Fabrizio De André. Un esempio di teatro-canzone confezionato con alto artigianato teatrale (Produzione Teatro dell’Archivolto). Da venerdì 29 a domenica 31 gennaio, un classico del teatro colto e popolare: Non ti pago di Eduardo De Filippo, protagonista e regista Luca De Filippo: il ritratto di un’umanità dolente e sfaccendata, che nella cruda realtà quotidiana non rinuncia alla speranza di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore (Produzione Elledieffe). Per San Valentino, da venerdì 12 a domenica 14 febbraio, in scena un poker d’assi: Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone, Isabella Ragonese, Sergio Rubini in Provando... dobbiamo parlare, scritto da Sergio Rubini (anche regista), Carla Cavalluzzi, Diego De Silva. Protagoniste due coppie di amici: una di matrice borghese, sposata, che ostenta ricchezze, la seconda convivente, senza proprietà in comune. Due filosofie di vita, quattro persone che si ritrovano per riflettere se l’amore può bastare per stare insieme (Produzione Nuovo Teatro/Palomar Television & Film Production). Dal 23 al 25 febbraio Massimo Ghini, insieme a un folto cast fra cui spiccano Galatea Ranzi, Claudio Bigagli e Massimo Ciavarro, è in scena con Un’ora di tranquillità del giovane e già apprezzatissimo drammaturgo francese Florian Zeller. Un omaggio, ambientato ai giorni nostri, al vaudeville più brillante, un incastro tra vecchi e nuovi amori, tradimenti e bugie giocato tra equivoci e battute esilaranti (Produzione La Pirandelliana).
A chiudere la sezione prosa del cartellone, da venerdì 11 a domenica 13 marzo, la musa di Ferzan Ozpetek, Serra Yilmaz è La bastarda di Istanbul, dall’omonimo romanzo di Elif Shafak, adattamento e regia di Angelo Savelli. Un’opera drammatica e divertente che dà voce sia agli sconfitti, il popolo armeno che cento anni fa fu vittima di un disumano genocidio, sia alla società turca costretta a vivere nella rimozione di antiche colpe (Produzione Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi). In parallelo alla prosa procede la rassegna di teatro off, mirata ai pubblici giovani e meno giovani che vogliono seguire anche proposte meno classiche, Scena contemporanea, che si apre venerdì 4 dicembre con lo spettacolo vincitore del Progetto In-Box 2015 (progetto nato a Siena grazie alla locale compagnia Straligut): Le vacanze dei signori Lagonìa, una foto di famiglia per due attori, un ombrellone e un mare immaginato, scritto da Francesco Colella (anche interprete) e Francesco Lagi (anche regista), coprotagonista Mariano Pirrello. La rappresentazione di due anziani coniugi che si trovano su una spiaggia, l’epica di un matrimonio durato quarant’anni all’insegna di un amore dolce e spietato (Produzione Teatrodilina in collaborazione con Progetto Goldstein). Giovedì 21 gennaio Sandro Lombardi e David Riondino sono i due protagonisti di Inferno novecento. Progetto Divina Commedia 1, uno spettacolo di Federico Tiezzi visionario e appassionante costruito sul confronto fra i maggiori personaggi dell’Inferno con grandi icone del Novecento. Una diversa chiave di lettura del poema fondante della nostra cultura (Produzione Compagnia Lombardi Tiezzi). A seguire, venerdì 5 febbraio, torna a Siena Ascanio Celestini con il suo ultimo lavoro, Laika, nel quale, con l’accompagnamento dal vivo della fisarmonica di Gianluca Casadei e la voce fuori campo di Alba Rohrwacher, Celestini, novello Gesù Cristo, esterna dubbi contemporanei sulle ideologie e le religioni (Produzione Fabbrica srl/RomaEuropa Festival 2015). Sabato 27 febbraio uno degli spettacoli più acclamati, e a ragione, della scorsa stagione, Il vizio dell’arte dell’inglese Alan Bennet. Un ricco, intelligente e divertente gioco di “teatro nel teatro” per parlare di poesia, musica, etica, paura di invecchiare e, naturalmente, teatro, con due importanti personalità del secolo scorso. Mercoledì 9 marzo, a chiusura della rassegna Scena contemporanea, un altro Pasolini per il quarantennale della sua scomparsa, PORCILE, nell’edizione diretta da Valerio Binasco: un ritratto spietato della borghesia post nazista, carnefice e vittima per un benessere raggiunto a ogni costo (Produzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana/Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con la collaborazione di Spoleto58 Festival dei 2Mondi). Altro capitolo importante della stagione teatrale senese è quello dedicato alla Danza che si apre giovedì 12 novembre con la Compagnia Virgilio Sieni (recentemente riconosciuta dal Mibact come organismo di rilevanza nazionale) e Le sacre, musica di Stravinskij e Roccato, coreografia Virgilio Sieni. Uno spettacolo che guarda alla natura primordiale, strutturato con l’attenzione che Sieni pone nei confronti del movimento, fatta di allineamenti sottili, corrispondenze neurali, muscolari, tendinee e molecolari (Produzione Compagnia Virgilio Sieni/Teatro Comunale di Bologna/Emilia Romagna Teatro Fondazione). Mercoledì 16 dicembre un titolo classico, Coppélia, nell’edizione di Amedeo Amodio, che, sulle note di Léo Delibes trasforma il mago Coppelius, folle fabbricante di automi, in un regista e trasferisce l’azione su un set cinematografico dove si gira il suo film, Coppélia (Produzione Teatro Massimo di Palermo/Daniele Cipriani Entertainment). Il lago dei cigni della Compagnia Opus Ballet, in programma venerdì 15 gennaio,  abbandona punte e tutù e indaga sul movimento allo stato puro con una miscela di ingredienti di assoluta garanzia: il titolo, le musiche di ?ajkovskij coreografate in chiave contemporanea da Loris Petrillo, l’energia di giovani danzatori in una perfetta sintesi tra forza ed eleganza (Produzione Compagnia Opus Ballet diretta da Rosella Brocanello/Compagnia Petrillo Danza/Elsinor Teatro Stabile di Innovazione con il Contributo della Regione Toscana). Chiude la sezione danza, venerdì 18 marzo, Romeo y Julieta, versione tanguera del dramma shakespeariano creata dal coreografo Luciano Padovani e messa in scena con il linguaggio della danza classica e del tango. Uno spettacolo dove la musica, eseguita dal vivo da un folto ensemble, si incastra perfettamente nella coerenza strutturale e nel disegno delle coreografie della danza contemporanea (Produzione Naturalis Labor/Teatro Comunale di Ferrara/Teatro Verdi di Pisa/Teatro La Fenice di Senigallia/Amat con il sostegno di Mibact/Regione Veneto/Arco Danza/Provincia di Vicenza/Comune di Vicenza). Ci trasferiamo ai Rozzi per Fa… volare, la rassegna di teatro per le famiglie, programmata in recita doppia (ore 16 e ore 18) il sabato, che da anni raccoglie grande apprezzamento da parte del pubblico senese. Il primo spettacolo si terrà sabato 16 gennaio con I musicanti di Brema. Ispirato alla fiaba dei Fratelli Grimm questo spettacolo è fatto di musica, energia e divertimento grazie all’interpretazione di Riccardo Rombi (anche regista) e all’intervento musicale in scena dei Camillocromo (Produzione Catalyst). Sempre nel segno dei Grimm sabato 23 gennaio c’è Hansel & Gretel dei Fratelli Merendoni. La fiaba  viene raccontata da due vecchi fratelli burattinai, i fratelli Merendoni del titolo, ultimi eredi di una antica famiglia di burattinai italiani. Dati per dispersi da molti anni, li ritroviamo qui, pronti ancora una volta a meravigliarci con i loro trucchi teatrali (Produzione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlusTeatro Stabile d’Innovazione). Sabato 6 febbraio sono in scena i Tre porcellini con Renzo Boldrini, Roberto Bonfanti e Ines Cattabriga. Uno spettacolo che mischia favola e citazioni da Hitchcock e la pittura di Botero con stupefacente creatività (Produzione Giallo Mare Minimal Teatro). Seguirà, sabato 20 febbraio, in occasione del quarantesimo compleanno della Pimpa, viene proposto Armandone della Pimpa da Francesco Tullio Altan, drammaturgia e regia di Giorgio Scaramuzzino. Nata dalla penna di uno dei disegnatori italiani più conosciuti e apprezzati, con le sue storie colorate e mai banali, la Pimpa ha divertito intere generazioni di giovanissimi e ha ancora tante sorprese da regalare (Produzione Teatro dell’Archivolto). La rassegna si chiude sabato 19 marzo con uno spettacolo “cult”, Il piccolo Principe dal testo di Antoine de Saint-Exupéry nell’edizione di Italo Dall’Orto. Un’edizione che ha affascinato migliaia di piccoli e grandi spettatori con più di cinquecento repliche e che vede lo stesso Dall’Orto nella parte del pilota mentre il ruolo del piccolo protagonista è affidato a turno a bambini pieni di talento, che restituiscono al pubblico tutta l’ingenuità e l’incanto della creatura letteraria (Produzione Compagnia Mannini Dall’Orto).



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